Kme, prospettive positive per lo stabilimento di Fornaci

07 Aprile 2017

Fa ben sperare l’andamento dei primi tre mesi del 2017 Si diradano le nubi sullo stabilimento KME di Fornaci di Barga. I buoni risultati gestionali, di fatturato e di ordini dei primi tre mesi del 2017 hanno contribuito a mutare il clima minaccioso di qualche mese fa, mentre nuove prospettive di crescita e di consolidamento si aprono per l’impianto produttivo fornacino. La ventata di ottimismo, con le dovute cautele in vista della data fissata dall’accordo azienda-sindacati ad ottobre 2018 – è risultata evidente nel corso dell’incontro del Tavolo istituzionale che si è riunito oggi (venerdì 7 aprile), a Palazzo Ducale, su convocazione del presidente della Provincia Luca Menesini. Al tavolo istituzionale, presieduto dal consigliere provinciale con delega alle vertenze sindacali Nicola Boggi – hanno preso parte il vicesindaco del Comune di Barga Caterina Campani, i parlamentari Raffaella Mariani e Andrea Marcucci, i consiglieri regionali Stefano Baccelli, Ilaria Giovannetti ed Elisa Montemagni, i rappresentanti sindacali di Cgil-Fiom, Cisl-FIM e Uil-Uilm, le Rsu aziendali, nonché l’amministratore delegato di KMEItaly Claudio Pinassi, insieme ad altri dirigenti aziendali. Il manager Pinassi, in particolare, ha confermato che i primi tre mesi dell’anno fanno registrare dati positivi sia per quanto riguarda la produzione, sia per l’indicatore di redditività; insomma che costi del personale, ricavi, volumi di affari e ordini hanno un trend che fa bene sperare per il futuro; fattori che si affiancano all’aspetto del potenziamento del forno Loma1 su cui s’incentra la produzione dello stabilimento Kme di Fornaci. Tutto questo – è stato spiegato – nonostante l’impennata del rame a febbraio, il cui costo della materia prima è aumentato di 300 Dollari a tonnellata. Se, però, le performance industriali positive da una parte rassicurano le istituzioni locali e, in parte, i sindacati, questi ultimi hanno puntato il dito sulla questione dell’approvvigionamento delle materie prime, che sarebbe inferiore agli ordinativi con le relative difficoltà per sostenere la domanda, sia sull’aspetto dell’organizzazione del lavoro e dei turni settimanali in fabbrica. Su questi fronti l’azienda assicura che ci sono margini di miglioramento nei prossimi mesi quando l’obiettivo sarà quello di continuare ad incrementare la produzione e di ricercare nuove aree di espansione del mercato. Parole ben auguranti e il riconoscimento di un efficace lavoro dell’attuale management sono arrivate da tutti i rappresentanti politico-istituzionali e, in particolare, i parlamentari Mariani e Marcucci hanno confermato il loro impegno nei confronti del Ministero dello sviluppo economico affinché si risolva, a livello legislativo, la questione dell’allineamento dei costi energetici delle industrie energivore italiane a quelli degli altri Paesi dell’Unione Europea. Costi del fabbisogno energetico che – a detta dei manager della KME che ha stabilimenti anche in Germania – incidono sensibilmente sul budget aziendale erodendo i ricavi e penalizzando la competitività internazionale del prodotto. “Sull’utilità del tavolo istituzionale sulla KME – ha concluso il consigliere provinciale delegato Boggi – c’è la condivisione di tutti i partecipanti per la necessità di continuare a monitorare da vicino l’andamento del Piano triennale sottoscritto. Il tavolo tornerà a riunirsi all’inizio dell’estate, presumibilmente nel mese di giugno, quando saranno noti i risultati economici della semestrale dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga in modo da avere un quadro più aggiornato della situazione”.

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