Cartiera, Fiasconaro (M5S) dopo ritiro ricorso Tar degli enti: ‘No all’inceneritore, alternativa esiste’

MANTOVA, 2 feb. – La decisione degli enti locali mantovani (Comuni di Mantova, Borgo Virgilio, San Giorgio, Porto Mantovano e Parco del Mincio) di ritirare il ricorso al Tar di Brescia relativo all’autorizzazione concessa nel 2016 dalla Provincia di Mantova alla Progest per la Cartiera ex Burgo, ha scatenato parecchi malumori e reazioni politiche.

Fra queste quella del capogruppo M5S in regione Lombardia, il mantovano Andrea Fiasconaro che dice: “Oggi gli enti locali mantovani annunciano di aver ritirato i ricorsi al Tar contro l’inceneritore. Per fortuna al Tar rimangono i ricorsi fatti dai comitati! Rimangono due certezze:1- la qualità della nostra aria fa schifo già adesso senza inceneritore; 2- esistono alternative all’inceneritore: da tempo ormai tutti i comitati ne parlano. L’alternativa esiste ed è quella del progetto Ecopulplast, ormai in fase di industrializzazione”.

Il progetto Ecopulplast, a cui fa riferimento Fiasconaro, rappresenta un modello virtuoso di economia circolare e simbiosi industriale all’interno del Distretto Cartario Lucchese. LIFE ECO-PULPLAST mira a dimostrare la possibilità di riciclare lo scarto di pulper (residuo di lavorazione del macero utilizzato dalle cartiere) per la produzione di pallet ecosostenibili in plastica eterogenea, riducendo così la quota di scarto inviata in discarica e termovalorizzatori.

Gli enti sottoscrittori hanno deciso di ritirare il ricorso al Tar poiché le modifiche apportate dalla ProGest, proprietaria della cartiera, al progetto iniziale e il nuovo vincolo di Valutazione d’Impatto Ambientale-VIA soddisfano le esigenze dei ricorrenti per un costruttivo punto di partenza per giungere alla possibile ripresa dell’attività produttiva.

“Si ripartirebbe dalle dimensioni autorizzate nel 2014 – ha puntualizzato il sindaco Palazzi – Il risultato ottenuto con l’Aia 2017, considerando che si fa la Via tramite la quale vogliamo ottenere ulteriori miglioramenti e che nessuno ci vieta, se non soddisfatti, di impugnare il provvedimento, è il migliore possibile. Non bisogna dimenticare che la Burgo aveva e ha l’inceneritore. Far credere ai cittadini che oggi siamo in presenza di uno stabilimento senza inceneritore è una bugia. Questa è la realtà e chi amministra deve fare i conti con la realtà. Volevamo la Via e l’abbiamo ottenuta, ma oltretutto con il termovalorizzatore più che dimezzato. E’ un successo, ma puntiamo a fare ancora meglio. Proporremo un osservatorio per monitorare le emissioni coinvolgendo non solo le istituzioni ma anche i rappresentanti dei comitati che hanno presentato i ricorsi”.

 

 

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