Le infrastrutture protagoniste al confronto di Confindustria

Scontro a distanza fra Zucconi e Baccelli su quanto realizzato dalla politica negli ultimi anni Molto fair play fra i candidati. La platea rumoreggia per una frase di Bottici (M5s) sull’evasione fiscale.

20 febbraio 2018

LUCCA. Molto fair play e pochi scossoni al confronto organizzato da Assindustria con numerosi candidati alle elezioni politiche del 4 marzo. Gli splendidi saloni affrescati di palazzo Bernardini hanno smussato quantomeno i toni, anche su argomenti in parte “divisivi” come le infrastrutture e le nuove strade che, di converso, stanno parecchio a cuore proprio agli industriali. Ed è stato su questo tema che è ruotata buona parte della discussione. A rispondere sono stati Fabio Barsanti CasaPound), Sara Paglini e Laura Bottici (Movimento 5 Stelle), Cecilia Carmassi (Liberi e Uguali), Mauro Domenici (Popolo della famiglia), Massimo Mallegni e Riccardo Zucconi (centrodestra), Stefano Baccelli e Andrea Marcucci (centrosinistra).

Uno scontro a distanza proprio su questo argomento si è avuto fra Zucconi e Baccelli. Per il primo di infrastrutture «se ne parla da tanto tempo, da anni. Ma non basta parlare, bisogna fare. Su temi come gli assi viari, il raddoppio della ferrovia per Firenze, il nuovo ponte sul Serchio, il pirogassificatore alla Kme, che cosa ha fatto la politica?». Il consigliere regionale del Pd si è sentito punto sul vivo e ha snocciolato quanto realizzato a partire dal 2006, anno nel quale fu eletto per il primo dei due mandati a capo della Provincia di Lucca: i ponti sul Serchio (a cominciare da Rivangaio), la messa in sicurezza delle scuole (grazie all’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio), il rifacimento delle sponde del Serchio. E ricorda che ora progetti come gli Assi viari e il nuovo ponte sul fiume sono non solo concreti ma anche finanziati. «Il sistema delle infrastrutture crea dei vincoli alle imprese», commenta poi Cecilia Carmassi. Che chiede di tenere insieme lo sviluppo della rete e la sostenibilità ambientale. Partendo anche da quello che le imprese hanno fatto in autonomia per lo smaltimento dei rifiuti. In generale, Carmassi chiede che non ci siano contrapposizioni: «bisogna discutere tutti insieme, arrivando a un risultato condiviso attraverso la trasparenza».

Ha spostato leggermente il “focus” della questione Sara Paglini. Che ha spiegato che per lei, come per tutto il Movimento 5 stelle «tutto è relativo al benessere della cittadinanza. Abbiamo visto in questi anni che investire in opere sbagliate serve solo a svuotare le risorse. Noi pensiamo di investire in settori con moltiplicatori occupazionali importanti,

come la green economy».

Ultima nota: uno dei pochi sussulti si è avuto quando l’altra Cinque stelle, Laura Bottici, ha spiegato che «non diciamo che tutti gli imprenditori sono evasori fiscali, diamo loro il beneficio del dubbio». Frase che a molti, in platea, non è piaciuta.

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