Un lungo fiume di “no” invade Fornaci
Un lungo fiume di “no” invade Fornaci
sabato, 13 ottobre 2018, 18:12
di andrea cosimini
Un fiume in piena. Più di 2 mila presenze per il corteo, coordinato dal movimento “La Libellula”, che ha visto sfilare lungo la via principale di Fornaci di Barga famiglie, associazioni, comitati, enti, partiti politici, tutti al grido di “No al pirogassificatore” alla Kme.
Il raduno era fissato alle 15.30 nell’area industriale del Chitarrino. Subito molte bandiere e striscioni hanno cominciato a sventolare per comporsi poi, ordinatamente, in fila indiana e sfilare lungo via della Repubblica, sotto la scorta di un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza della manifestazione. Alla testa del corteo un carretto, con su riportate le parole simbolo della nostra valle, ovvero “La valle del bello e del buono” (come da citazione pascoliana), e, a seguire, i musicisti della New Generation Street Band di Cenaia (Pisa) che hanno scandito il ritmo dei passi con le loro incalzanti note per tutto il tragitto. Quindi tutti gli altri. A partire dalle autorità istituzionali, intervenute con la fascia tricolore: in prima linea, il “padrone di casa”, il sindaco di Barga Marco Bonini, il sindaco di Borgo a Mozzano, nonché presidente dell’Unione dei Comuni della Mediavalle Patrizio Andreuccetti, il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini e il sindaco di Vagli Sotto Mario Puglia. Nelle retrovie, seppur non in veste istituzionale, anche il sindaco di Gallicano David Saisi.
Oltre al nutrito numero di cittadini presenti, tantissime sono state anche le adesioni di associazioni, comitati e partiti. Per citarne alcune, se non altro quelle ringraziate pubblicamente e riconosciute dal nostro giornale: Zero Waste Europe, Zero Waste Italy, Mamme No Inceneritore, Cai di Castelnuovo e Barga, Movimento per la Decrescita Felice di Lucca, Garfagnana Guide, il gruppo consiliare “Alternativa e Costituzione” di Fosciandora, l’associazione “Gamborosso” di Fosciandora, l’associazione “Buffardello Team” di Gallicano, l’associazione “Castanicoltori della Garfagnana”, il Consorzio Garfagnana Produce, l’associaizione Medici per l’Ambiente ISDE Italia, Medicina Democratica Onlus, Osservatorio Sanità della Valle del Serchio, Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità della Garfagnana, Cia, Coldiretti, Garfagnana Ti Voglio Bene, Comitato per l’Attuazione della Costituzione e molte altre. Passando ai movimenti politici, da segnalare sicuramente la presenza di Sì – Toscana a Sinistra, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano, Movimento 5 Stelle, Casapound, Confederazione unitaria di base – Toscana, Associazione Sinistra Unita per Montale, Lega montagne pistoiesi e Fratelli d’Italia.
“Siamo qua – ha commentato l’onorevole Riccardo Zucconi (FdI), presente anch’esso al corteo – per testimoniare il fatto che questo inceneritore in valle non deve essere fatto assolutamente. Noi ci siamo posti fin da subito contrari al progetto perché crea problemi di inquinamento e di traffico. In più non riuscirà a smaltire le 120 mila tonnellate di pulper che vengono prodotte, quindi, sarà anche parzialmente inutile. Il futuro della Mediavalle è il turismo, la bellezza e l’enogastronomia”.
“Sono qua – ha dichiarato invece il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini – a testimoniare che si può lavorare anche senza inquinare. Quindi solidarietà a tutti i lavoratori di Kme e un ringraziamento per tutti gli interventi che l’azienda vuole fare. Ma “no” al pirogassificatore. Ci sono altre strade e tutta la valle del bello e del buono, oggi, lo sta dimostrando”.
“Sono qua – afferma Mario Puglia, sindaco di Vagli Sotto – per la salvaguardia della salute nella valle. Questa è una zona a vocazione turistica. Noi non siamo contro i lavoratori dello stabilimento che, al contrario, vogliamo allo stesso modo salvaguardare. Ma non si può pensare che 120 mila tonnellate debbano muoversi sulla nostra strada”.
“Siamo qua presenti – afferma Gabriele Bianchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle -, io e Gloria Vizzini, la nostra rappresentante alla Camera dei Deputati, per sostenere il movimento, come da sempre abbiamo sostenuto in questa battaglia, e oggi siamo ad attendere il piano industriale di Kme, che non è stato ancora presentato alla regione Toscana, e che deve passare obbligatoriamente anche dal consiglio regionale nelle valutazioni. A livello nazionale stanno invece attendendo le autorizzazioni che dovrebbero arrivare dalla regione Toscana perché bisogna valutare prima l’impatto ambientale che ci sarà su questo, eventuale, impianto. Quindi siamo in attesa. Come Movimento 5 Stelle però, a fianco anche di Rossano Ercolini, sosteniamo che, come pirogassificatore o gassificatore, non c’è un modello replicabile e che funziona, ovvero, un modello che ha dimostrato di essere efficace e che abbia un impatto ambientale non devastante”.
“Abbiamo aderito a questo corteo – ha spiegato invece Fabio Barsanti, consigliere comunale a Lucca di Casapound – perché Casapound ha fatto sua la battaglia contro il pirogassificatore mesi fa per tutelare la Valle del Serchio che subirebbe un grave danno per quanto riguarda il turismo, l’agricoltura, il mercato immobiliare e la salute dei cittadini.
“Abbiamo aderito formalmente – dichiara Marco Bonini della segreteria provinciale del Partito Comunista Italiano – a questa manifestazione perché riteniamo che la valle vada difesa da questo progetto scellerato che metterebbe a repentaglio la sicurezza e la salute dei cittadini. Nel contempo occorre lavorare per trovare alternative che difendano l’occupazione e l’attività produttiva della Kme. Una soluzione però diversa. Noi abbiamo indicato più volte il fotovoltaico e pensiamo di andare verso questa soluzione”.
“Abbiamo aderito – afferma infine Giulio Strambi, segretario della federazione lucchese di Rifondazione Comunista – come partito a questa importante manifestazione perché, da sempre, siamo per la difesa della salute e dell’ambiente. Il lavoro si può tutelare senza distruggere l’ambiente e senza creare problemi ai cittadini. Bisogna che Kme trovi soluzioni tecniche che siano in linea con le direttive del consiglio regionale che ha stabilito che si incrementi l’attività utilizzando fonti rinnovabili ed eventualmente certificati bianchi. Si può fare”.
“Non siamo assolutamente contrari come associazione alla modernizzazione degli impianti – dice Marco Santi Guerrieri, presidente dell’associazione Lucca Ti Voglio Bene – ma la totale esclusione della popolazione a dibattere sulla reale valutazione dei reali rischi ambientali che potrebbero scaturire dall’impianto di pirogassificazione di Fornaci la dice lunga sulla tracotanza degli imponenti interessi aziendali di Kme e di alcuni amministratori locali. E’ anacronistico infatti che un’impresa privata, una delle principali fonti di inquinamento della valle, oggi con un colpo di spugna, facendosi scudo dei dipendenti, cancelli i trascorsi, dichiarandosi paladina di un “drastico miglioramento dell’ impatto ambientale“. Il particellato fine PM10 rilevati nell’area di Barga risulta essere il peggiore dell’intera provincia assieme a Lucca e Viareggio e nonostante ciò si continua a far finta che la qualità dell’aria della media valle possa migliorare unicamente continuando ad inquinarla. Qualcosa non torna“.
Il corteo è poi passato davanti al cancello della vecchia entrata dello stabilimento Kme per fermarsi nella centralissima piazza IV novembre dove hanno parlato, come da programma, alcuni degli esponenti presenti alla manifestazione.
Il primo a prendere la parola è stato lo psichiatra dell’Asl Mario Betti, già moderatore di altri incontri della Libellula sul territorio, il quale ha semplicemente introdotto l’evento. Poi il microfono è passato a Francesco Bertoncini, uno dei rappresentanti del movimento che ha coordinato la manifestazione, il quale invece ha ribadito le ragioni del “No” al pirogassificatore: “Dicono che siamo una minoranza – ha esordito -, ma visti oggi mi sento di dire che si sbagliano. Siamo la maggioranza. Ci affianchiamo alla richiesta di un tavolo tecnico/istituzionale per trovare soluzioni alternative al pirogassificatore. Questa valle, infatti, non ne può più di inceneritori. Siamo tutti lavoratori e ci teniamo allo stesso tempo alla salute. Se ci uniamo possiamo vincere insieme”.
Una testimonianza è stata riportata anche da una esponente di “Mamme No Inceneritore” di Firenze, protagoniste di una battaglia (vinta) contro la realizzazione di un inceneritore a Case Passerini: “La nostra battaglia è stata simile alla vostra – ha affermato -. Si usa l’arma del ricatto di posti di lavoro e si cerca di dare un prezzo a tutto. Ma non si può dare un prezzo ai valori”. Tra gli interventi, di spicco anche quello di Rossano Ercolini di Zero Waste Italy e Zero Waste Europe: “Se le comunità percepiscono che possono fare la differenza – ha detto – non c’è partita. La comunità, infatti, non può non essere presa in giusta considerazione in progetti del genere. Ci sono alternative e le cartiere devono prendere posizione. Non esistono modelli industriali basati su impianti di “pirogassificatore”.
La parola è quindi andata a Francesca Buonagurelli, in rappresentanza del mondo agricolo e agrituristico, che ha sottolineato: “Quello di oggi è un problema che riguarda, non solo la Garfagnana, ma l’intera Toscana”. Infine due rapide battute del sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti e del sindaco di Barga Marco Bonini. Andreuccetti ha dichiarato: “Il “no” è per dire cambiamo strada e troviamo una via diversa che coniughi lavoro e salute. Questa battaglia la vinceremo perché è una battaglia giusta”. Bonini ha chiuso invece dicendo: “Il numero dei presenti è la risposta a chi dice che la maggioranza della valle è a favore di questo progetto”.