Un fiume di migliaia di persone per il no al pirogassificatore
di Redazione
Impossibile fare una stima precisa ma sicuramente si discosta poco dalla realtà scrivere che circa 4000 persone hanno preso parte alla manifestazione per dire no al pirogassificatore di KME che si è svolta questo pomeriggio a Fornaci.Tutto è filato via liscio, senza incidenti particolari e contestazioni, con una manifestazione svoltasi nel modo più pacifico possibile, per la piena soddisfazione della Libellula che con Maria Elena Bertoli intervistata ai microfoni di noi tv ha detto che è stato “Un risultato meraviglioso, al di là di ogni aspettativa. Tutti insieme, associazioni, movimento, cittadini, istituzioni per dire che questo pirogassificatore non s’ha da fare”.
Il corteo, partito dalla zona industriale del Chitarrino, a pochi passi dai cancelli da dove entrano i mezzo pesanti diretti a KME, si è allungato per un chilometro e forse più. Una moltitudine di gente, con un corteo aperto dalla musica di una street band, di bandiere delle associazioni sociali ed ambientaliste del territorio che hanno aderito alla manifestazione della Libellula o che hanno organizzato insieme l’evento come l’Osservatorio per la salute della Valle del Serchio; ma anche le bandiere dei partiti che in vari modi ed in varia forma hanno deciso di aderire da Casa Pound a Potere al Popolo e Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, con striscioni e bandiere, dal Movimento 5 stelle rappresentato anche dal sen. Gloria Vizzini e dal consigliere regionale Gabriele Bianchi, da Fratelli d’Italia con la presenza anche dell’on. Riccardo Zucconi: non erano presenti i vessilli del PD ma lo erano il sindaco di Barga, Marco Bonini ed il presidente dell’Unione dei Comuni Patrizio Andreuccetti che peraltro hanno chiuso gli interventi della manifestazione in piazza IV Novembre con un secco no al pirogassificatore. C’erano poi altri sindaci, il sindaco di Gallicano Saisi, quello di Vagli, Puglia, quello di Fabbriche di Vergemoli Giannini. Il tutto in mezzo a migliaia di donne, uomini, bambini, in mezzo agli ombrelli colorati con la scritta “Io voglio vivere” realizzati dal Cipaf, con lo striscione delle Mamme del no al pirogassificatore di Firenze, le tantissime maglie bianche in segno di protesta che da mesi sono il simbolo del no al gassificatore.
Il corteo lunghissimo ha percorso tutta via della Repubblica fermandosi qualche istante davanti all’ingresso storico della “Metallurgica”; poi il ritrovo in piazza IV Novembre completamente gremita di gente. Qui sono intervenuti Francesco Bertoncini, per La Libellula che ha ribadito le ragioni del no ed ha aggiunto che
“Questa valle di più a livello di sacrificio ambientale non può dare”;
Francesca De Anna delle mamme fiorentine del No all’inceneritore; Rossano Ercolini del progetto Zero Waste che ha rilanciato anche a Fornaci l’invito a KME a volersi confrontare con La Libellula per trovare una alternativa diversa:
“Un tavolo tecnico – ha detto – la cui strada da percorrere sia quella dell’efficientazione energetica dello stabilimento ; con il miglioramento di tutti i processi ed i consumi ed ottenendo in questo modo , come riportato da ENEA, un risultato c he può avvicinarsi al 21% di risparmio energetico. Noi siamo pronti al faccia a faccia su questa che è la strada da percorrere, ma basta con il pensiero unico di KME ed è l’ora che anche le industrie cartiarie superino l’attuale ambiguità e dicano esattamente come la pensano su questa vicenda , perché attualmente sembra che l’AD di KME Pinassi parli a nome loro e questo è inaccettabile”
Sono interventi anche Andrea Elmi e Francesca Buonagurelli di Coldiretti sostenendo che questa è una valle non solo a vocazione turistica ma anche con una grossa presenza di aziende agricole; una valle in cui un progetto come un inceneritore è sicuramente insostenibile e da combattere con tutte le forze.
Per finire la manifestazione gli interventi del presidente dell’Unione dei Comuni, Patrizio Andreuccetti e del sindaco di Barga, Marco Bonini.
“Il no al pirogassificatore è una scelta di buonsenso – ha detto per primo Andreuccetti sono quindici anni che in questa valle si combatte contro progetti simili, prima a Borgo a Mozzano , poi a Fornoli e adesso a Fornaci e così come abbiamo sempre fatto, noi ribadiamo che impianti di questo tipo in Valle del Serchio non li vogliamo. Il nostro no è dunque per dire che bisogna cambiare strada; che ci sono modi diversi di agire. Questa battaglia – ha concluso – la vinceremo perché è una battaglia giusta”
“Siamo andati oltre le nostre più rosee aspettative oggi con una manifestazione popolare impressionante – ha concluso il sindaco di Barga Marco Bonini – Chi scrive sui giornali (il riferimento è ad una intervista dell’AD di KME Pinassi ndr) che la Valle del Serchio è a favore del pirogassificatore nella sua maggioranza si sbaglia di grosso”.
Bonini ha ribadito la posizione più volte espressa: sì al piano di rilancio industriale ed occupazionale; sì anche alla ricerca di una adeguata piattaforma energetica:
“Ma un no secco a portare 130 mila tonnellate di pulper a bruciare nella Valle del Serchio dalla piana di Lucca. Noi su questo non faremo un centimetro di passo indietro.”
Le alternative per Bonini ci sono, come i co-generatori a metano ed il fotovoltaico che possono anche convivere insieme. Anche da Bonini di nuovo l’invito a KME a prendere parte ad un tavolo istituzionale: “Con la presenza anche dei ministero di ambiente e industria, della Regione e delle istituzioni della Valle per trovare una soluzione consona e perseguibile- Se il problema è quello del risparmio energetico le soluzioni ci possono trovare – ha poi aggiunto Bonini – se invece non si vuole trovare un’alternativa mi viene il dubbio che il risparmio sia allora solo una maschera per fare un business alternativo e questo non lo possiamo accettare”.